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Il Territorio

Ultima modifica 30 marzo 2022

Territorio dell’Agro-nocerino sarnese

L’ Agro nocerino sarnese è situato nella piana del fiume Sarno, tra le due grandi metropoli della Regione Campania: Napoli e Salerno. Ha una superficie complessiva di 158.1km2 e una popolazione di oltre 285.000 abitanti. A nord-est confina con i monti Picentini, che la separano dalla provincia di Avellino; a nord-ovest confina con l’Agro-nolano e a ovest con la piana del Vesuvio. A sud invece a fare da confine è la catena dei Monti Lattari.

I comuni che compongono il districato mosaico urbano dell’Agro-nocerino sarnese sono Scafati, Sarno, Siano, San Valentino Torio, San Marzano sul Sarno, Sant’Egidio del Monte Albino, Roccapiemonte, Pagani, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Castel San Giorgio ed Angri. Dal punto di vista climatico, l’Agro-nocerino sarnese è un territorio abbastanza mite. Infatti, è dominato dal Maestrale del Nord e dallo Scirocco del Sud. Le piogge sono abbondanti e le estati sono calde, ma mitigate dalla vicinanza del mare.

Le due catene montuose e la presenza del Vesuvio sono elementi paesaggistici molto importanti sia dal punto strettamente geografico che dal punto di vista delle bellezze naturali e delle caratteristiche storiche e antropologiche di questo territorio. I Monti Lattari costitutiscono l’ossatura della penisola sorrentina e fanno parte dell’anti appennino campano. Essi devono il proprio nome al mitico latte caprino che vi si produceva nell’antichità. È possibile trovare numerosi sentieri, fra i quali il più famoso è quello di Punta Campanella, sede sia greca che romana della cultura e dell’intelligenza per antonomasia, poiché è lo stesso Strabone che nel V libro della “ Geografia ” a riportare l’edificazione di un tempio greco dedicato alla dea Athena da parte di Odisseo.

I Monti Picentini, invece, si trovano tra i Monti Lattari, il monte Partenio e la valle del fiume Sele. Sono costituiti da rocce calcaree e dolomitiche e sono caratterizzati da territori argillosi. Per le particolari caratteristiche fisiche delle rocce, i Monti Picentini sono caratterizzati dal fenomeno del carsismo, una reazione chimica dell’acqua che dà alla pietra un aspetto levigato e spaccato abbastanza affascinante.

Infine, c’è lui, la grande ossessione di tutti i Campani, di tutti gli scrittori, i poeti, i musicisti e gli uomini di cinema che hanno attraversato questa terra, il Vesuvio. Un vulcano attivo in stato di quiescenza che sovrasta tutta la regione. È nell’immaginario collettivo per la famosissima eruzione del 79 d. C. che rase al suolo la città di Pompei e ne conservò i resti archeologici e umani in suggestivi calchi, che commuoveranno Ingrid Bergman in un famoso film dell’amato Roberto Rossellini, “Viaggio in Italia ”. Infine, l’Agro Nocerino Sarnese è attraversato dal fiume Sarno. Esso, nell’antichità, fu adorato come un Dio. Infatti, era raffigurato, e ne abbiamo testimonianza a Sant’Egidio del Monte Albino alla cosiddetta Fonte Helvius, come un vecchio che circondato da piante fluviali, canne o papiri, regge un vaso da cui sgorga acqua.


Le bellezze del Territorio

L’Agro-Nocerino è anche un ottimo punto di arrivo, riferimento e partenza per le bellezze circostanti: Pompei sia per le bellezze archeologiche che per i pellegrinaggi di fede, la costiera Sorrentina e quella amalfitana sono solo alcune delle possibili attrazioni da visitare.

Storia, bellezza paesaggistiche, vita mondana ed eccellenze gastronomiche sono le punte di diamante che questo territorio ha da offrire. I turisti che ogni anno giungono a Pompei sono circa otto milioni, quattro si recano agli Scavi e altri quattro si recano in pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Pompei.

Il Santuario è legato alla figura di Bartolo Longo, che ne fu il fondatore. È stato eretto alla fine dell’Ottocento, precisamente dal 1876 fino al 1901, grazie a donazioni di fedeli, proveniente da tutto il mondo. Infatti, il Santuario conserva il primato di ex voto, all’interno, si possono vedere tantissimi segni di ringraziamento per le grazie ricevute, lettere, ciocche di capelli, biglietti.

A parte l’ordinaria affluenza di pellegrini, il picco si è raggiunto durante le visite del Papa, prima Giovanni Paolo II nel 79’ e nel 2003 e poi Benedetto XVI nel 2008 e si registra, ogni anno, durante la Supplica alla Madonna di Pompei, che avviene l’8 maggio e la prima domenica d’ottobre. Ma, il Santuario della Madonna di Pompei non è solo una meta religiosa, è anche un’interessante meta dal punto di vista artistico e architettonico. Essa ha un aspetto basilicale ed è caratterizzata da due ordini sovrapposti, quello ionico e quello attico.

Il quadro della Madonna di Pompei, che secondo ciò che si racconta Bartolo Longo trovò quasi per caso in uno stato pessimo, è un’opera degna d’interesse. Taluni studi del hanno dimostrato che l’originale fosse di un valente artista della scuola di Luca Giordano. Gli Scavi sono un’altra importante realtà turistica della città. Si sa, Pompei era per i romani, una meta di villeggiatura privilegiata, un luogo di otium interrotto solo dall’attività del Vesuvio, che colpì tragicamente la città nel 79 d. C.

Villa dei Misteri, luogo d’iniziazione ai riti Bacchici, l’elegante Villa di Giulia Felice, il tempio di Apollo e di Giove, i luoghi di commercio, l’Anfiteatro, utilizzato, ancora oggi, per venti culturali e spettacoli sono solo alcune delle bellezze che si possono visitare.

La costiera amalfitana presenta, invece, accanto alle bellezze artistiche e alle caratteristiche peculiari uno svariato numero di bellezze paesaggistiche. Amalfi con il suo Duomo e il Chiostro Paradiso, le alici di Cetara e le sfogliatelle di Conca de’Marini, la raffinatezza artistica di Ravello, che ha rapito artisti come Wagner, Gide o Virginia Woolf sono accompagnate da un mare splendido e da un clima piacevolissimo durante la stagione estiva, oltre che da una movimentata e garbata “ dolce vita ”. La costiera sorrentina separa il Golfo di Napoli da quello di Salerno. Sorrento ne è di certo la città regina incontrastata. È attraversata per intero dai Monti Lattari e termina con Punta Campanella, di fronte all’isola di Capri.


Angri

Angri è un comune di 31 677 abitanti in provincia di Salerno, situato al centro fra le due realtà metropolitane più importanti della Regione : Napoli e Salerno. Il territorio angrese, famoso per la sua fertilità dovuta alla sua particolare posizione geografica ai piedi dei Monti Lattari, fa parte dell’Agro nocerino sarnese ed è situato appena a ridosso dell’area vesuviana, costituendo la zona settentrionale della provincia di Salerno.

La posizione è ideale anche come punto di partenza e di collegamento con Napoli, la grande città, e con le relative realtà turistiche e artistiche del circondario. Eppure non bisogna considerare Angri solo come un economico e confortevole posto di ristoro all’ombra delle tante bellezze artistiche e paesaggistiche delle relative realtà locali. Anche la stessa Angri può essere riscoperta da questo punto di vista.

Nella città sorgono il Palazzo Doria, la Villa comunale, che è l’antica sede dei Giardini di Villa Doria, la Collegiata di San Giovanni Battista, la confraternita di Santa Margherita, la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, la Certosa di San Giacomo e, infine, numerosi borghi caratterizzati da affreschi catalani. Negli anni, Angri, come in tutto il Meridione, ha subito una fortissima industrializzazione, che ha sostituito l’originaria economia agricola. Simbolo del settore industriale è l'industria conserviera.


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